Riaperture ristoranti all’aperto: a Milano dipendenti convocati per il 26 aprile

I proprietari di alcuni ristoranti di Milano avrebbero contattato i dipendenti in cassa integrazione per annunciare loro il ritorno a lavoro a partire dal 26 aprile. E’ quanto emerge da una serie di indiscrezioni raccolte in queste ore. Diversi camerieri, barman e altri lavoratori del settore food sono stati convocati dai proprietari di alcuni locali milanesi. Si punta dunque decisamente al 26 aprile quando la Lombardia, divenuta zona arancione lo scorso lunedì, passerebbe quasi certamente in giallo se la zona gialla non fosse stata cancellata per Decreto.

Secondo indiscrezioni, si procederebbe ad una deroga permettendo ai ristoranti di riaprire anche la sera fino alle ore 21.30 o 22.30 con i soli tavoli all’esterno. In tal senso nei prossimi giorni verranno concessi ulteriori permessi per l’installazione di più tavolini.
Lo stesso sarebbe accaduto questa mattina a Roma con analoghe comunicazioni dei ristoratori ad alcuni dipendenti da tempo in cassa integrazione.

Come anticipato quindi da Io Mangio Campano lo scorso 19 marzo, si va quindi verso una “soluzione Canaria” per la riapertura dei ristoranti e delle altre attività legate al food in tutta Italia. Già diverse settimane fa avevamo spiegato che il nuovo Comitato Tecnico Scientifico, nel quale era entrato l’aperturista Donato Greco, si sarebbe pronunciato favorevolmente ad una soluzione del genere con l’arrivo della stagione più calda.
Avevamo anche indicato due date, quelle del 3 e del 10 maggio ed avevamo anche preannunciato il rinvio del coprifuoco alle 23 o alle 24 fino ad una eliminazione dello stesso nel mese di giugno. In alcune zone si potrebbe anticipare.
Le indiscrezioni di Io Mangio Campano si avviano ad essere confermate nelle prossime ore quando il Governo Draghi e le Regioni discuteranno sulle modalità di riapertura di tutte la attività, comprese le palestre, i cinema, i teatri e i centri termali, nel periodo compreso tra il 26 aprile e l’11 giugno.

SUBITO CENA ALL’APERTO, POI IL RITORNO ALLO STADIO IN 40 GIORNI

Sono le due date chiave: il 26 aprile potrebbero riaprire i ristoranti a pranzo fino alle 15 nelle zone che pur avendo dati da zone gialle restano arancioni in quanto le gialle sono sospese per decreto fino al 2 maggio, ma con la possibile deroga per anticipare tutto di una settimana; il tutto con totale libertà per chi è dotato di spazi esterni, secondo appunto il metodo delle Isole Canarie dove anche con le restrizioni di livello severo (l’equivalente dell’arancione rafforzato) la ristorazione non si è mai fermata all’aperto dallo scorso novembre.
L’11 giugno si gioca allo stadio Olimpico la partita di calcio tra Italia e Turchia, valida per il campionato Europeo 2020, rinviato di un anno. Per quella attesissima sfida sono attesi circa 20.000 spettatori. Entro quella data, su richiesta esplicita del mondo dello spettacolo e del ministro Franceschini, dovranno essere riaperti anche i teatri e i cinema con modalità che consentano di rispettare le norme di sicurezza. Inolttrsi vocifera sull’ipotesi di far entrare 5mila tifosi di Juventus e Atalanta allo stadio di Reggio Emilia per la finale di Coppa Italia del 19 maggio.

[DADES]