Pino Daniele avrebbe compiuto oggi 68 anni. Ci ha lasciato nel 2015, ma ci ha lasciato anche un enorme patrimonio musicale. Ed è’ molto più forte di quanto si pensi il legame tra Pino Daniele e la Lombardia. A dispetto delle liti a distanza con i leghisti che gli costarono mezzo milione di euro di risarcimento per aver definito Umberto Bossi “un uomo di m…”, il compianto cantautore napoletano deve molto alla Lombardia e in particolare al Comasco.
E’ nel Castello di Carimate che Pino ha registrato alcuni dei suoi brani più celebri. E’ lì che con i suoi si chiudeva in una sorta di conclave per incidere i prodotti della sua innata creatività. Ci sarebbe andato anche il grande Lucio Battisti che poi per anni ha abitato a Milano, in largo Rio De Janeiro. In quella struttura della fine del 1300, passata anche per le mani delle famiglie Visconti e Sforza, sorgevano gli studi della Stone Castle Studios dove sarebbero passati anche Fabrizio De Andrè e Paul Young.
E c’è un passaggio di un bravo di Pino Daniele che accenna a quel legame. E’ lo stesso che gli provocò qualche guaio con la Lega Lombarda: nel 1991 balzò in cima alle classifiche “‘O Scarrafone“, uno dei suoi successi dell’epoca. E’ qui che Pino parla di tale “Pasquale, forse nato a Cefalù, si è spostato a Novedrate, fuma poco e ascolta i Pooh”. Novedrate deve essere rimasta nella mente del grande cantautore perché ci sarà passato mille volte trovandosi proprio al confine con Carimate.
Ora quel castello è diventato un albergo e i grandi artisti vanno a registrare altrove, in studi di località più anonime e meno suggestive. Come forse anche le canzoni di oggi.