TG1 da Pizzaut dopo le offese ai ragazzi autistici, Acampora: “Mi feriscono di più i GNE GNE delle Istituzioni assenti”

E’ finita sui telegiornali nazionali la vicenda dei ragazzi di Pizzaut derisi da alcuni ignoti all’esterno del locale di Cassina de’ Pecchi. Le telecamere del TG1 sono state alle porte di Milano per documentare il lavoro dei ragazzi autistici e per intervistare Nico Acampora, ideatore e deus ex machina del progetto.

Da sempre amico di Io Mangio Campano, Nico ha preferito come sempre porgere l’altra guancia; davanti alle telecamere e con un post su Facebook ha spiegato che quei bulli che fanno GNE GNE non lo turbano più di tanto. “Mi fa però arrabbiare lo Stato italiano quando fa GNE GNE ai nostri figli non fornendo insegnanti di sostegno, mi fanno arrabbiare i Comuni che non forniscono educatori per l’assistenza domiciliare e scolastica – spiega Acampora – Mi fanno arrabbiare le Regioni che non forniscono le risorse economiche per diagnosi e terapie. Le famiglie si indebitano e loro fanno GNE GNE però poi non vengono nel locale quando io li invito per toccare con mano questa meravigliosa realtà“.

Non è la prima volta che i ragazzi di Pizzaut finiscono nel mirino. In inverno erano stati i novax a insultarli sui social per aver portato pizze agli operatori del centro vaccinale di Monza. Anche in quel caso Acampora aveva invitato al confronto mettendoci la faccia in prima persona.

Polemiche a parte, il progetto Pizzaut va avanti. Il locale di Cassina de’ Pecchi, aperto con grande ritardo causa emergenza Covid 19, non resterà l’unico. Il 1° maggio del 2023 è prevista l’apertura della nuova sede di Monza, un traguardo impensabile solo alcuni anni fa quando il coraggioso Acampora decise di investire su questo progetto arduo.
In questi anni non ci sono stati solo momenti bui, ma anche serate che hanno attirato le telecamere per altri motivi, come quando in sala a servire ai tavoli ci sono stati Elio, frontman del gruppo “Elio e le storie tese“, la moglie Camilla e il figlio autistico.