“Cucina Ferrante”, ecco come nacque a Napoli la puttanesca che piaceva al grande Totò

Sono gli bucatini alla puttanesca rivisitati dal nostro Angelo Biondo i grandi protagonisti del nuovo appuntamento con “Cucina Ferrante“.E’ un piatto tipicamente meridionale ed è piuttosto semplice, ma le origini sono campane. E sono molto popolari.  “La puttanesca è una lotta armata tra Lazio e Campania, però vinciamo noi – spiega lo chef Angelo inaugurando anche il nuovo completo – Le rivendicazioni del Lazio sono legate al fatto che bisogna utilizzare le olive di Gaeta già snocciolate. Ma Gaeta faceva parte della Campania quando è nata la ricetta, prima dell’arrivo di Garibaldi. Quindi la puttanesca è una ricetta campana e in particolare napoletana. Si racconta che questo piatto, molto gradito dal grande Totò, si diffuse nei Quartieri spagnoli nelle case di tolleranza; dopo aver consumato i clienti venivano deliziati dalla maitresse che preparavano questa pasta poi soprannominata quindi la puttanesca“.

Sarebbe per questo che il piatto è molto veloce da fare. Olio extravergine di oliva, aglio, gambetti di prezzemolo in una padella calda. “A questo punto però io aggiungo un piccolo composto con il pangrattato; in una padellina metto pangrattato nell’olio e un po’ di prezzemolo fino a farlo tostare“, fa notare Angelo.
Subito dopo si mettono le acciughe insieme con l’aglio e i gambetti di prezzemolo, poi viene calato il pomodoro in abbondanza e si fa cuocere tutto mentre si butta la pasta e la si fa bollire. Il nostro Angelo ha scelto i bucatini in luogo di spaghetti o delle penne. Cotta la pasta fino ad un minuto o due prima della cottura completa, senza scolarla, la si mette nella padella con il pomodoro; a fine cottura aggiungiamo il prezzemolo. “Sì, quasi alla fine perché altrimenti diventa amarognolo“, spiega ancora Angelo mentre si prepara ad impiattare un altro capolavoro di Cucina Ferrante.
Guarda il video completo