Milano Azzurra in visita da Pizzaut dopo le minacce no-vax: “Ma siamo qui perché la pizza è buona”

Una visita a sorpresa ma non troppo da parte di una delegazione di Milano Azzurra nel locale Pizzaut di Cassina de’ Pecchi, alle porte di Milano.

Lino Cascelli e Angelo Biondo, membri del direttivo del primo storico club di tifosi napoletani in Lombardia, hanno testimoniato personalmente la vicinanza al “fresco Ambrogino d’Oro” Nico Acampora, deus ex machina del progetto “Pizzaut – Nutriamo l’inclusione“. La pizzeria, che vede tanti ragazzi autistici in campo e a lavoro all’insegna della normalità, aveva aperto faticosamente in primavera dopo una serie di rinvii causa emergenza sanitaria.
A cavallo di Capodanno il locale era rimasto chiuso per 4 giorni perché tutta la truppa di Pizzaut si era spostato all’hub vaccinale di Monza. Questa decisione aveva scatenato una serie di insulti e offese a mezzo social da parte di persone contrarie alle vaccinazioni che addirittura avevano introdotto nel dibattito la presunta circostanza aggravante secondo cui i vaccini sarebbero la causa dell’autismo.
Acampora non si è comunque fatto intimorire: “Ho molto rispetto per chi sceglie di non vaccinarsi e argomenta anche in modo appropriato per spiegare tale scelta legittima – ha spiega – Non accetto però minacce di chi si nasconde dietro una tastiera“.
Lino Cascelli, in rappresentanza di Milano Azzurra, ha spiegato che era doveroso visitare la pizzeria anche in seguito alle iniziative comuni realizzate nel corso del 2021. “Non potevo mancare per iniziare il 2022. E’ la prima uscita ufficiale del nuovo anno – afferma – abbiamo deciso di venire qui da Nico anche per complimentarmi per l’Ambrogino d’Oro che ha ricevuto dopo Eduardo De Filippo. Poi siamo venuti perché sappiamo che la pizza è buona; speriamo di realizzare altre iniziative per i vaccinatori anche per rispondere a chi ha messo Nico nel mirino“.