Mimmo Pesce, il “capitone” di Telelombardia che fa sorridere i napoletani di Milano

E’ uno dei volti più divertenti dell’etere sportivo. I telespettatori hanno imparato a conoscerlo in tutte le salse e a riconoscerlo nonostante i numerosi “travestimenti”. Da sempre volutamente sopra le righe, Mimmo Pesce è un punto fermo del programma televisivo “Qui studio a voi stadio”, pezzo forte del palinsesto di Telelombardia.

Mimmo, nato a Boscotrecase ed emigrante in Lombardia, vi approdò quattro anni fa. E’ ben presto diventato punto di riferimento anche per tanti tifosi del Napoli che possono così sentirsi rappresentati anche al Nord.

Nuova stagione di QSVS, quella del ritorno dei tifosi negli stadi. Quanto sono mancati?

“Sono mancati tanto. E’ stato anche affascinante in una fase iniziale la possibilità di sentire gli scambi di battute in campo tra calciatori, allenatori e arbitri. Ma passato il primo periodo la mancanza del “rumore” dello stadio mancava”.

La formula di Telelombardia, che ha puntato su un intrattenimento sportivo allegro e un po’ sopra le righe, perché funziona così bene?

“Funziona e funziona tanto, gli ascolti sono incredibili (E non solo in Lombardia, Qsvs va in onda in interconnesione con emittenti del Triveneto/Piemonte/Marche). La formula, in tutte le sfaccettature, fa sì che il telespettatore si identifichi con il tifo “esagerato” espresso in trasmissione”.

Si dice che negli ultimi 30 anni il comportamento dei milanesi nei confronti dei napoletani sia cambiato, soprattutto in meglio. Lo ritieni verosimile? E in particolare cosa è cambiato?

“È cambiato sicuramente, nel calcio un pochino meno…”

Da dove nasce il termine “Capitone nella rete”?

“Volevo qualcosa che non fosse il solito “goal”, “rete” ecc. e pensa che ti ripensa, il capitone, espressione massima delle feste natalizie napoletane mi sembrava adattissimo”.

Parliamo di calcio: che annata sarà per il Napoli di Spalletti dopo il trauma della mancata Champions?

“Faccio parte di quella parte di tifosi che non è molto ottimista sul prossimo futuro del napoli. Non ho capito questa inerzia della società in questa sessione di mercato, non dico di acquistare ma almeno cercare con convinzione dei prestiti (come hanno fatto altri). Le milanesi sono tornate, la Juve è la Juve, le romane con i nuovi tecnici faranno molto bene. E l’Atalanta ormai è una certezza”.

Hai l’impressione che l’era De Laurentiis sia finita?

“Sì, penso sia arrivato il momento un passaggio di mano e mi auguro che avvenga al più presto”.

Mi permetto di chiederlo perché sei stato tu a rendere pubblica la tua vicenda familiare. Come padre di un ragazzo autistico ti senti o vi sentite abbandonati dalle Istituzioni che nel corso dell’ultimo anno e mezzo non hanno avuto troppo rispetto per queste vicende soprattutto ricorrendo troppo alla didattica a distanza?

“L’autismo e le disabilita’ in genere, sono un argomento a cui dovremmo dedicare due giorni e non una intervista. Le istituzioni hanno fatto quello che potevano fare, cioè poco, le famiglie hanno passato momenti difficili, in alcuni casi drammatici, nell’angoscia che il proprio bambino/ragazzo potesse ammalarsi… comunque, come ti dicevo ci vorrebbe qualche giorno per parlarne”.

Parliamo di cibo: come se la cava Mimmo in cucina?

“Sono una grandissima pippa!”

Lo chiediamo a tutti: la pizza preferita da Mimmo?

“La pizza, secondo me, è la PIZZA ! E quando si parla di pizza, per l’intenditore vero, è e rimane la Margherita. Il resto è altra cosa…”

Dario De Simone