Vino e territorio: con Vitigni Irpini ritorna la socialità a tavola

Hanno festeggiato da poco i tre anni dalla nascita del progetto. E sono nati come Io Mangio Campano, da una pagina Facebook. Per questo raccontare la storia di Vitigni Irpini è ancora più suggestivo.
Inizia nel giugno del 2018 dalla passione di Michele Bello, 39 anni, e della moglie Antonella Coppola, 43 anni. Esperienze nel settore turistico e dell’IT, ma successivamente affascinati dal mondo dei vini, sono partiti per un viaggio condiviso fatto di visite e degustazioni in cantina, partecipazione ad eventi vitivinicoli e assaggiando molti piatti e ricette in ristoranti “ricercati” d’Italia, ma con l’occhio alla terra natia, l’Irpinia.
Ad oggi partecipano al progetto 32 cantine ed abbiamo realizzato idee “Wine Tour – Esperienze Emozionali”, “Adotta una vite”
e sul territorio nazionale ed europeo facciamo Consulenza Ho.Re.Ca. per inserire nella carta dei vini la Selezione Vitigni Irpini.
Inoltre, sul nostro sito www.vitigniirpini.com abbiamo il Wine Shop Online con spedizione in tutta Italia.

Una foto della serata al ristorante Gioviale di Avellino

E’ stato un anno difficile, ma sono ripresi gli incontri enogastronomici: qual è stata la risposta della gente?
“Vitigni Irpini ha pensato di realizzare anche l’evento “A cena con il produttore” arrivando al quarto evento; in ogni appuntamento il produttore viene a raccontare la storia della sua cantina e a spiegare i vini in degustazione abbinati ai piatti dello chef che durante la serata ci delizia con i suoi piatti. Un format nuovo ed innovativo per comunicare ed informare le persone ancor di più sul territorio dell’Irpinia. In questi quattro eventi possiamo ritenerci soddisfatti per la bella risposta avuta dalle persone. La gente dopo un periodo di chiusura in casa
ha voglia di rilassarsi, di trascorre piacevoli serate trovando qualcosa di nuovo con servizi di qualità”.

Che anno è stato per chi puntava molto sugli eventi?
“Come ben sappiamo è stato un anno difficile, molti con questa sosta “forzata” hanno recuperato energie e pensato a nuove idee da applicare appena ci fosse il pronti via alla ripartenza. Molti ristoratori ed imprenditori che hanno locali non si sono abbattuti ma hanno penso alle novità per offrire alla propria clientela però chi ci governa deve dare l’opportunità di far lavorare con tranquillità. Chi ci governa deve dare l’opportunità di far lavorare con tranquillità senza altri pensieri e stress a chi gestisce locali e dipendenti. Parliamo di ristoratori e locali, ma non dimentichiamoci Tour Operator, Hotel, Villaggi, Agenzie di Viaggio e Commercianti in generale; tutti i settori chiusi sono stati colpiti
e proprio per questo che ai professionisti seri va il massimo rispetto perché portano ancora avanti l’economia del Made in Italy”.

Avete anche un’attività di e-commerce: quali tendenze si sono verificate in questo periodo così difficile?
“Nel periodo in cui le persone sono state a casa l’e-commerce è stato fondamentale sia per dare servizi alle persone e sia per noi un modo per non stare fermi. Le richieste, per nostra fortuna, sono state tante ed è stato bello far arrivare i vini dell’Irpinia per le cantine che partecipano al progetto, sulle tavole delle persone. Stappare una bottiglia di vino fa conoscere un territorio, la filosofia del produttore e la lavorazione che si fa dalla nascita del grappolo di uva all’imbottigliamento. Tornando alle spedizioni, ci teniamo a precisare, che usiamo imballaggi prettamente per il vino con assicurazione, perché ci teniamo ai dettagli e far contenti le persone. Il vino è una cosa seria e quando si stappa una bottiglia le persone devono essere soddisfatte non solo per la qualità che si trova nel calice, come i nostri produttori in Irpinia vinificano, ma anche del servizio”.

Come è nata l’idea dell’adozione a distanza delle viti?
“Adotta una vite nasce per dare una maggiore informazione alle persone che bevono vino, perché quando si stappa una bottiglia di vino c’è tanto da scoprire dalla nascita del grappo di uva fino all’imbottigliamento. Per noi far conoscere il lavoro dei produttori è fondamentale, con “Adotta una vite” si viene a conoscenza di tutti i processi lavorativi per poi ricevere il proprio vino e venire a conoscere di persona il nostro territorio, l’Irpinia, e il produttore. Per scoprire cosa comprende il pacchetto Adotta una vite basta cliccare sul nostro sito www.vitigniirpini.com

La parola più comune dei programmi dell’evento “A cena con il produttore” è “abbinamento”. Qual è l’abbinamento più suggestivo tra un buon vino irpino e il cibo?
“L’abbinamento perfetto è quello che equilibra i sapori al palato, il vino non deve mai prevalere sulla pietanza e viceversa; il vino deve esaltare il piatto che in quel momento si sta mangiando. Non è vero che sul pesce ci fa solo il Bianco e sulla carne solo il Rosso; cosi come sui formaggi una bollicina e un passito potrebbero essere abbinamenti perfetti. Oppure su un primo piatto una bollicina. Con i nostri eventi il feeling tra noi e i ristoratori nasce proprio dallo studio di abbinamenti tra il vino, che ci sarà in degustazione, e le idee delle chef; per poi passare al feeling tra noi e i ragazzi in sala perché alle persone deve arrivare la giusta spiegazione del piatto che arriva a tavolo mentre il produttore spiega la sua realtà e il suo vino. I nostri eventi devono essere piacevoli, rilassanti dove le persone devono mangiare e bere divinamente ma anche divertirsi; il vino si è una cosa seria per il lavoro che i produttori fanno ma è convivialità e allegria. Con l’occasione voglio ricordare alle persone di avere rispetto per il personale che lavora in cucina e in sala perché sono ragazzi che lavorano mentre noi siamo seduti e riceviamo un servizio. A volte si può sbagliare ma l’errore umano ci può stare non siamo dei robot, ma l’educazione è fondamentale e non deve mai mancare dall’una e dall’altra parte”.

A proposito di vini campani: senza toccare i mostri sacri del Piemonte, siamo una regione tra le più variegate anche grazie al contributo dell’entroterra?
“L’Irpinia è la Regina della Campania e del Sud Italia con i 3 vini DOCG (Taurasi – Fiano di Avellino – Greco di Tufo) e i 4 vini DOC (Irpinia Aglianico – Campi Taurasini – Coda di Volpe – Irpinia Falanghina); inoltre a Novembre 2020 l’Irpinia raggiungere un altro traguardo anche i bianchi Fiano di Avellino e Greco di Tufo possono aggiungere sull’etichetta la dicitura Riserva raggiungendo cosi il Taurasi. In Campania potremo vivere solo di Turismo tra la bellezza del mare Cilentano, le isole, la costiera, la penisola sorrentina – la bellezza delle città d’arte come Napoli, Caserta – la bellezza di paesaggi naturalistici e l’enoturismo dell’Irpinia. L’Irpinia insieme al Piemonte, Toscana, Veneto e tra le prime zone d’Italia nel mondo vitivinicolo ed è una terra da scoprire con i suoi borghi, con i suoi vigneti immersi nella natura con paesaggi mozzafiato; come dice il motto di Vitigni Irpini (riportato anche sul nostro logo) “Irpinia autentica e genuina, una terra affascinante”.

Lo chiediamo a tutti i nostri compaesani: la pizza preferita da Michele e Antonella?
“Non c’è una pizza preferita, ci piace sempre provare a volte la componiamo noi proprio perché il palato vuole provare abbinamenti e gusti nuovi. Alla pizza possiamo dire che abbiniamo il vino, altro tabù da sfatare: Non è vero che sulla pizza si beve solo birra; infatti molte pizzerie iniziamo ad avere una carta dei vini come nei ristoranti”.

Dario De Simone