In tour per l’Italia a bordo di una Vespa: l’incredibile storia di un napoletano di Milano

Un viaggio di 8 giorni attraverso l’Italia a bordo della sua Vespa px 150. Il protagonista di questa storia particolare in questa calda estate è un napoletano che vive a Milano.
Dario Mangiacapra è nato nel capoluogo lombardo 31 anni fa da genitori napoletani, ma è cresciuto ad Aversa con la famiglia, che era tornata al Sud, fino all’età di 22. Poi la decisione di trasferirsi in Inghilterra per cercare lavoro e indipendenza. A Londra ha fatto tanti mestieri, anche l’autista dei famosi bus turistici a due piani. Nel 2017 Dario è tornato in Italia ed è diventato autista dei mezzi ATM. Insomma la strada è la sua casa.
Ha percorso migliaia di chilometri partendo da Milano e giungendo a Napoli passando per Recco, Pisa, Firenze, Siena, Bagni di San Filippo , Terme di Saturnia, Ostia. Più articolato il ritorno verso Nord con tappe a Castel di Sangro , Roccaraso, L’aquila, Campo Imperatore, Assisi, Perugia, Monte Carpegna, San Marino , Tavullia , Coriano , Chioggia, Venezia, Treviso, Cortina d’Ampezzo, Trento.

Com’è nata l’idea di un viaggio in Vespa?
“All’improvviso. E’ nato dalla voglia di fare qualcosa di speciale, è accaduto il 16 luglio per caso durante i giorni più caldi. Non ci ho pensato più di tanto, sono andato in un grande magazzino e ho comprato la tenda, un sacco a pelo e il materasso gonfiabile. Ho controllato la Vespa, cambiato olio, candela e con pochi euro avevo a disposizione un carro armato inarrestabile. Ovviamente non ho dormito la notte per il pensiero di ciò che stavo per fare. Sono partito alle 11 del 17 luglio da Rozzano, ero indeciso se andare verso la Costa Azzurra o verso “casa”, cioè Napoli; il cuore non ci ha messo molto a fare la sua scelta , per cui mi sono diretto verso Genova. E’ andata così e colgo l’occasione per consigliare a tutti di seguire l’istinto, di osare, di fare le cose senza considerare il giudizio degli altri”.

Ed è iniziato anche uno splendido tour gastronomico…
“Beh, sì. Ho fatto la prima tappa a Recco per la sua bontà delle focacce al formaggio , così morbide e leggere che sembravano ostie tanto da sciogliersi in bocca tra lingua e palato. Nel viaggio di ritorno invece ho apprezzato tanto gli arrosticini abruzzesi”.

E poi sei arrivato in Campania…
“Sì, il giorno 20 luglio c’è stato il mio arrivo ad Aversa. E lungo il cammino venivo accolto come sempre dall’inconfondibile profumo di polacche calde appena sfornate dalle pasticcerie che superavo lungo la strada. Per non parlare della classica mozzarella di Petrella di Aversa… è una bontà unica, ogni fetta che tagli dalla stessa mozzarella la bocca viene assalita da vasti ‘fiumi” di latte è come annegare nel piacere!”

Come hai deciso le tappe, le fermate, gli itinerari?
“Ogni tappa che facevo era decisa lì sul momento in base ai nomi delle città dei cartelli stradali che vedevo mentre passavo, così come arrivare fino ad un’ora prima del tramonto non saper ancora dove dormire. È un’esperienza che mi porterò sempre dentro. E quando ho visto Luca, il nuovo film della Walt Disney, mi sono emozionato parecchio perché sembrava che quel film fosse stato fatto proprio per me”.

Ma come si comportava la gente che ti vedeva passare, fermarti?
“La gioia più grande che avevo era quando riuscivo a strappare sorrisi spontanei e facce incredule da persone che incrociavo sul mio cammino, quando mi fermavo ad un incrocio, c’era sempre qualcuno che mi fissava per attirare la mia attenzione e farmi sentire tutta la sua ammirazione, oppure lungo la mia corsa c’erano famiglie che si accostavano con le macchine abbassando il finestrino scattandomi delle foto e gridare Sei un grande!” .

E un episodio che ti ha colpito particolarmente?
“Ricordo mentre attraversavo un passo di montagna tra Viareggio e Livorno i motociclisti che erano fermi lì in un rifugio mi guardavano attoniti applaudendo al mio passaggio, io ero super contento di aver portato un po’ di gioia e spensieratezza per quel piccolo istante , mi hanno reso felice come se il mio compito della giornata fosse stata portata a termine”.

Parlaci della tua fedele compagna, la tua Vespa.
“Anche questa è una storia incredibile. Ero a Londra nell’ottobre del 2016 e vengo a conoscenza che la Piaggio aveva annunciato la sua “fine corsa ” di produzione della mitica px per cui avendo avuto sempre un debole per la Vespa mi sono detto che era la volta buona che me ne compravo una io. E così che andai a Peterborough, una cittadina a Sud dell’ Inghilterra a comprare l’ultimo esemplare rimasto, la Vespa px 150 2016 ultimo anno di produzione della Piaggio; infatti la sua immatricolazione originale è inglese. Con la mia Vespa ho raggiunto un piacevole stato di totale sintonia. Solo chi l’ha usata può capire”.

Lo chiediamo a tutti: il piatto preferito da Dario?
“La Pizza! Non c’è un posto campano che non la sappia fare, ne ho mangiati di tutti i tipi e in tutti i posti, ma la mia preferita rimane quella di Gino Sorbillo in via dei Tribunali , una bella Margherita con la variante ( meno mozzarella più pomodoro!) Sono capace di mangiarmene due! Tanto grande quanto leggera! A parte questo non ho un piatto preferito ben preciso anche perché la bontà che offre la nostra terra non permette di averne uno!”

Dario De Simone