Coprifuoco alle 24 a metà maggio: c’è l’ok, ma si discute su eliminazione

Ripartire per non fermarsi mai più. E’ l’obiettivo di tutti i ristoranti italiani, in particolare di quelli milanesi dove la crisi è stata devastante a causa della prolungata chiusura. Se si fa eccezione per una settimana a metà dicembre e per il mese di febbraio, il servizio ai tavoli non viene effettuato a fine ottobre.
La svolta del 26 aprile scorso rappresenta un’occasione per ripartire anche con la cena, seppur con il limite del coprifuoco alle 22. Ma anche da questo punto di vista qualcosa sta per cambiare.

COPRIFUOCO POSTICIPATO O CANCELLATO DA META’ MAGGIO

Secondo indiscrezioni, sarebbe ormai certo il posticipo dell’antipatico coprifuoco alla mezzanotte a partire da venerdì 14 maggio. Lo si è appreso da fonti vicine ai gestori di catene di cinematografi che hanno posticipato l’apertura delle sale a quel weekend avendo saputo che l’orario di rientro a casa obbligato verrà fissato alla mezzanotte o addirittura cancellato. Questo consentirebbe di proiettare i film anche in seconda serata, visto che per il momento in nessuna sala sarà effettuato l’intervallo per evitare spostamenti incontrollati verso l’esterno e nei corridoi.
La data del 14 maggio sarebbe legata anche all’aspetto turistico: in quel giorno si avvia ad essere cancellato l’analogo provvedimento preso in Spagna e Grecia; in alcune comunità autonome, su tutte quella delle Isole Canarie, è già stato spostato alle ore 23. I due Paesi hanno annunciato la fine dell’emergenza per metà maggio. Se l’Italia non si adeguerà, l’impatto sulle prenotazioni potrebbe essere devastante se si considera anche l’aspetto economico: Grecia e Spagna offrono prezzi concorrenziali anche rispetto a molte località del Sud Italia. In tal senso vi sarebbero state rassicurazioni del premier Draghi al ministro Massimo Garavaglia. Quest’ultimo, nel corso di alcuni incontri informali con le categorie, avrebbe già spiegato che il coprifuoco verrà spostato alle 24 nella peggiore delle ipotesi, o eliminato in quella più auspicabile. È quanto chiederanno i cittadini il 1° maggio alle 22.30 con una sorta di flash mob in tutte le città d’Italia per sfidare pacificamente il provvedimento.

“HOPE AND FEAR”: LA FOTO SIMBOLO ALLA CAPRESE DI ROMOLO

Sta diventando virale la foto pubblicata dalla Trattoria Caprese di viale Cassala, nel quartiere milanese di Romolo. E’ conosciutissima per la pizza e per il dehor ampio e con finestroni enormi. Durante l’ultimo anno il locale era stato ripetutamente chiuso in seguito ai provvedimenti restrittivi decisi dal Governo.
In molti si erano informati sul futuro. La foto simbolo ritrae Paola Di Ninno, gestore del locale, con due dipendenti sorridenti. La donna, invece, fa trasparire una certa emozione mista a preoccupazione.
Per i ristoratori, alle prese con le spese fisse a stento coperte dai ristori minimi ottenuti in questi mesi, l’estate non può rappresentare solo una boccata d’ossigeno come fu lo scorso anno con la decisa ripresa; deve rappresentare un punto di ripartenza a tempo indeterminato che comprenda a breve la possibilità di utilizzare anche le sale interne.
Di qui la soddisfazione per la ripresa delle attività che per molti ragazzi significa anche uscita dalla cassa integrazione, economicamente e psicologicamente non più sostenibile, ma anche la preoccupazione per le possibili ulteriori misure restrittive che alcuni “integralisti” del lock down continuano a chiedere nonostante da più parti arrivino indicazioni sulla poca incisività di tali provvedimenti sulla lotta al Covid-19.
[DADES]