Piccola Napoli, così promuoviamo l’arte della pizza anche in Africa

Si chiama La Piccola Napoli ed è diventato uno dei punti di ritrovo di professionisti e appassionati di cucina tra i più frequentati al mondo. Ed è nato in fondo da poco più di 4 anni, nell’agosto del 2016, su impulso di Paco Linus. Su Facebook  ha raggiunto circa 55.000 iscritti. Oggi i moderatori fondamentali sono Giusy Martinelli, Flora Esposito e Mario Stasio.
Pizzaioli come Gaetano Carponi, Massimo De Simone, Tommaso D’Amoia e Pasquale Anacleria rafforzano sempre di più il gruppo soprattutto per quanto riguarda i progetti di formazione. E Davide Civitiello che ha contribuito tanto alla crescita, da buon campione del mondo della pizza.

Nel 2019 il premio per l’Associazionismo attribuito da Luciano Pignataro.

In pratica, gli associati vengono inseriti sul sito e godono di vari sconti su alcuni prodotti alimentari, per la produzione e per la fornitura di abiti da lavoro.  Per aderire è stato predisposto un contatto rapido via whatsapp  3512562438 o l’email associazionegpn@gmail.com . Paco Linus è orgoglioso del successo di questi anni.

Come venne l’idea di questo gruppo su Facebook?

“Per semplice divertimento e con lo scopo di riunire non solo pizzaioli ma anche cuochi, pasticcieri e panificatori. Poi è cresciuto e continua a crescere con il contributo di tutti”.

Avete tanti associati anche fuori dalla Campania, molti al Nord Italia.

“Sì, ma non solo. Nel 2017 sono stati registrati il marchio e il logo in Italia, e in seguito in Europa. Molto presto ci saranno i marchi anche in Africa, Stati Uniti e Giappone. Siamo molto orgogliosi di aver dato i primi attestati di pizzaiolo nel mondo arabo; abbiamo un bel rapporto con Fares Brini, presidente della associazione dei pizzaioli tunisini. Il logo è stato collocato su più di 3000 giubbe sia per pizzaioli, sia per cuochi di tutto il mondo. Una l’abbiamo fatta addirittura benedire da Papa Francesco, insieme con la targa dell’associazione”.

E cos’è l’app Authentico?

“In pratica è una app che certifica che il locale usi esclusivamente ingredienti italiani. È una delle opportunità che viene riservata ai nostri associati”.

Ci sono altri progetti in cantiere per il gruppo?

“Siamo molto orgogliosi del Guinness World Record di Torre Annunziata il 20 ottobre 2019 quando è stato raggiunto il quantitativo di pizze di 10.893 in 14 ore. Abbiamo contribuito ad un altro guinness in Svizzera e alla pizza più grande del mondo. Per ora posso dire che siamo pronti ad entrare nel Guinness dei primati con un’altra iniziativa. Faremo anche un campionato tutto nostro appena si potrà. E poi torneremo in Africa per i corsi per pizzaioli in Algeria e Marocco. Lo faremo appena usciremo da questa difficile situazione.  A breve uscirà un libro dell’Associazione dove ci saranno tuttii nomi degli associati; se ne sta occupando la redazione de La buona tavola, guidata da Renato Rocco”.
[DADES]