Da Pecchia, un angolo di Napoli in Piemonte

La storia di Da Pecchia  in Piemonte è proprio quella di una passione che parla di calcio e farina. Quando Salvatore Fagiani è salito in Piemonte aveva 27 anni: cercava un lavoro e amava giocare a calcio. Per 13 anni ha lavorato come decoratore, nel tempo libero ha continuato a giocare a calcio con discrete ambizioni ma certamente con i piedi per terra di chi voleva costruirsi un futuro solido e reale.
Tutto è partito per gioco: insieme al cognato ha mosso i primi passi nella ristorazione con una pizzeria chiamata “Gennaro scupatore”, per poi passare ad una pizzeria aperta con amici a Venaria, ma 8 anni fa ha deciso di mettersi in proprio.

Quanto è stato difficile per un ragazzo, lasciare casa e famiglia per crearsi una nuova vita lontano?

“Inizialmente lavoravo e dedicavo il mio tempo libero al calcio, sicuramente mi ha aiutato ad ambientarmi. Avevo un sogno e giù in Campania sarebbe stato forse più difficile realizzarlo”.

Il nome Da Pecchia nasce proprio dal calcio: “Tutti mi dicevano che quando giocavo, ricordavo il giocatore Fabio Pecchia. Da qui l’idea di chiamare così le mie pizzerie”. L’ex giocatore del Napoli, oggi allenatore della Juventus Under23, vive a Torino e quando ha saputo di queste pizzerie chiamate col suo nome è anche andato a conoscere Salvatore.

E’ difficile gestire un locale di chiara ispirazione campana a Torino?

Nella pizzeria di via Genova, come nelle altre sperse per Torino e dintorni, manteniamo intatta la tradizione napoletana e i piatti che serviamo sono fedeli. La clientela non è solo di origine del sud, anche se sono in tanti a venire. Molti piemontesi vengono a provare la nostra cucina e sono forse i clienti più interessati alla semplicità e al gusto dei nostri piatti. Sono loro a chiedere le pizze più legate alla tradizione, come la Margherita o la Marinara. Ma sono tante le novità create utilizzando i prodotti della nostra terra come la Burrata e Salsiccia ”.

Amore per la propria terra e per il Napoli. Grande tifoso della squadra azzurra, Salvatore non ha mai nascosto la sua passione, seguendo anche spesso la squadra in trasferta. Soprattutto in quelle europee di coppa: giocandosi in turni infrasettimanali sono più facilmente gestibili col suo lavoro. Spesso ospita i gruppi di tifosi partenopei che per mangiare da lui si spostano anche dalle regioni vicine. Ma non vengono solo tifosi del Napoli a mangiare da lui.

Siamo in Piemonte, vivo qui da tanti anni e ho tanti amici anche tifosi di altre squadre, soprattutto granata e juventini. Il Napoli ha rappresentato per me un riscatto sociale, una spinta in più per affermarmi in Piemonte. Nelle vene scorre sangue azzurro! Oggi i problemi tra Nord e Sud d’Italia, le differenze che la storia che deciso, trovano sfogo proprio nell’agonismo calcistico. Ma per quanto possa essere forte l’amore per la propria squadra, a tavola si dimenticano le questioni territoriali!”.

Oggi le pizzerie di Salvatore sono cinque, a Torino tutti conoscono Da Pecchia e la sua cucina fatta di sapori e tradizioni campane da riscoprire ogni giorno. Una gustosa abitudine che sa di casa.

Alessandra Criscuolo