Una piccola Gragnano a Nord di Milano grazie all’arte del “Panuozzo” alla vecchia maniera

Si chiama “Napoli è” e si trova in un’anonima zona al confine tra Senago e Paderno Dugnano, due grandi comuni dell’hinterland Nord di Milano. E’ qui che puoi trovare ciò che non t’aspetti. In un mondo sempre più globale, in una Lombardia che ormai propone quasi tutto ciò che rimpiangevamo con saudade in salsa campana, si pensava di non poter trovare quel mitico compagno delle serate gragnanesi, sua maestà il “Panuozzo“.

Ce l’ha portato Claudio Carlino (nella foto), giunto qui con la famiglia 15 anni fa soprattutto per seguire il figlio che a 9 anni era considerato una promessa del calcio ed era finito nel mirino del Milan. Ci sono poi rimasti esportando in Lombardia l’arte tipica gragnanese. La scelta è caduta su questa zona di Paderno, a Cassina Amata (via Corridoni), perché uno zio di Claudio vive nella vicina Senago. “Dopo qualche tempo in un’altra sede – spiega Claudio – abbiamo poi comprato questo edificio e abbiamo fatto casa e bottega; abbiamo pure una piscina dove facciamo aperitivi appena il tempo lo permette“.
Tra una pizza e l’altra (è buonissima pure quella!) il locale propone il mitico panuozzo di Gragnano. Che è e resta un marchio registrato dalla famiglia Mascolo, cugini di Claudio, che hanno effettuato tutta la procedura con il brevetto ufficiale. “Il panuozzo era la merenda dei panettieri – raccontano Claudio e l’amico Nicola Della Valle, altro gragnanese doc – E’ nato nei forni ed è particolare per via della sua diversa lievitazione di 48 ore; ha la forma del pane e finisce più volte in forno fino all’ultima quando viene farcito a richiesta del cliente. A Gragnano c’è chi addirittura lo fa proprio con un pezzo di pane, è un fatto storico“.

E sono proprio i campani a preferire il panuozzo alla pizza, mentre la popolazione “indigena” punta su quest’ultima. “Il motivo c’è – spiega Claudio – Qui non si è abituati a mangiare con le mani. A volte prendono il panuozzo e li vedi con forchetta e coltello che tentano di tagliare. I napoletani che vengono qui cercano invece proprio il panuozzo e soprattutto il salsiccia e friarielli, un nostro classico realizzato alla grande anche grazie alla salsiccia speciale che ci facciamo portare“.
Il prodotto classico è quello realizzato con pancetta e mozzarella perché il grasso della pancetta si scioglie nel forno creando sapori irripetibili. Accanto al tipico panuozzo si può gustare una notevole varietà di pizze. “A Gragnano le facevamo diversamente – racconta Claudio – Qui ci siamo dovuti adattare e la facciamo tonda. Piace tanto l’arrabbiata con salsiccia, una variante di quella con il salame piccante e i funghi“.
E poi c’è la frittura mista che non si può non assaggiare, anche per un motivo peculiare: qui da “Napoli è” si può trovare la fritturina con l’alga, una prelibatezza difficilissima da trovare fuori dalla Campania.
Durante il Covid anche questo locale ha vissuto mesi difficili, ma ha colto l’occasione per iniziare a fare le consegne. “Iniziammo dopo il primo mese di dubbi – racconta ancora Claudio – e non abbiamo più smesso perché ci rende parecchio. Però, ci tengo a dire che noi non ci rivolgiamo a circuiti; ci pensa mio figlio a portare il cibo perché noi facciamo le cose alla vecchia maniera“.

 

Dario De Simone