Bufera su “lock clown” Ricciardi, il nemico dei ristoratori bersagliato pure dai sostenitori del suo partito

E’ bufera sul professor Walter Ricciardi, consigliere del ministro Speranza e membro fondatore di Azione, il partito di Carlo Calenda che si propone di rivoluzionare la politica italiana con un ritorno alle competenze.

La bufera, non la prima, è scoppiata proprio sotto un post con relativa foto in uno dei gruppi a sostegno del leader romano del partito. Sotto la foto sono stati numerosissimi i commenti contro l’ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, costretto a dimettersi alcuni anni fa in seguito ad un servizio della trasmissione Le Iene sui conflitti di interesse con le case farmaceutiche.

Tutti i commenti vanno nello stesso senso: “Ricciardi dice solo castronerie, mi rifarò la tessera di Azione quando lo manderanno via“. E ancora: “Voto Azione solo se mi assicurano che Ricciardi non farà mai parte di un Governo da noi sostenuto; non mi piacciono i modi e soprattutto le cose assurde che sostiene“.
Chi tenta di difenderlo parlando del suo curriculum e delle sue previsioni sull’andamento del Covid viene pesantemente smentito da interlocutori più esperti che sottolineano, con numerosi dati, la poca validità delle teorie e delle opinioni del prof. Ricciardi, da molti soprannominato “lock clown” per l’insistenza quasi comica con la quale continuava a chiedere una chiusura di tutte le attività per arginare la diffusione del virus. “Ricciardi aderisce ad una visione cinese/vietnamita/neozelandese che dimostra tanti limiti ed è inapplicabile in una realtà connessa ed occidentale“, afferma con decisione e pacatezza uno dei commentatori più attenti.

Tutto accade, come detto, in una pagina a sostegno di Azione. Già un anno fa, davanti alle previsioni catastrofiche del prof. Ricciardi e alle sue continue richieste di tornare a pesanti misure liberticide più che restrittive, si vocifera che fossero stati lo stesso Carlo Calenda e il premier Draghi a chiedere all'”eminente” scienziato di tacere. Cosa che Ricciardi fece per alcuni mesi prima di essere travolto dalla voglia di tornare in tv.

UN PASSATO DA ATTORE CON MARIO MEROLA

Ricciardi, ritenuto un nemico da gestori di bar e ristoranti che si sono visti chiudere i locali proprio per colpa delle sue teorie, ha infatti un passato da attore; recitò in diversi film di e con Mario Merola nella Napoli degli anni ’70; quasi sempre il suo personaggio finisce molto male, in manicomio una volta, ucciso su una barca in un’altra occasione.