Covid-19: dal 1° aprile via il green pass per chi mangia all’esterno

Dal 1° aprile si potrà mangiare nelle zone esterne e nei dehor dei ristoranti senza il green pass. E’ l’indiscrezione più importante che arriva da ambienti vicini a Palazzo Chigi in vista della fine dello stato d’emergenza sanitaria.

In pratica, per quanto riguarda i bar e i ristoranti, si torna alla situazione della scorsa estate quando il certificato vaccinale o il tampone negativo erano necessari solo per mangiare all’interno. Per i ristoratori è una boccata d’ossigeno rilevante che però contiene una controindicazione: dovranno nuovamente compiere antipatiche divisioni tra clienti in possesso o privi del green pass, almeno fino al 30 aprile quando anche all’interno potrebbe cadere l’obbligo.

SMART WORKING SOLO AL 25%: TORNA IL MERCATO DELLE PAUSE PRANZO

L’altra boccata d’ossigeno arriverà dal ritorno massiccio negli uffici: contrariamente a quanto si credeva fino a qualche mese fa, dopo il 1° aprile il ricorso allo smart working sarà meno diffuso del previsto non solo nel pubblico dove il ministro Brunetta ha già più volte annunciato l’intenzione di limitarlo in modo massiccio, ma anche nel settore privato; diverse aziende hanno ridotto i giorni di telelavoro al 25% o al massimo al 33%, altre l’hanno revocato in toto senza per ora trovare accordi individuali con i dipendenti. Per bar e ristoranti dal fatturato legato pesantemente alle pause pranzo si tratta di un’occasione di rilancio inattesa.

Dal 1° aprile partirà il percorso che porterà finalmente, ma secondo molti tardivamente, alla cancellazione delle restrizioni decise dal Governo per far fronte all’emergenza sanitaria. La capienza degli stadi tornerà al 100% nelle prossime settimane, quella per gli spettacoli al chiuso passerà al 75%, mentre già verso la fine di aprile dovrebbe essere cancellata la vaccinazione obbligatoria sui luoghi di lavoro per gli over 50.
Resta da definire la questione dell’utilizzo delle mascherine in alcuni luoghi chiusi: è probabile che entro fine maggio sia abolito l’obbligo per ristoranti, bar e altri locali, mentre resterà in vigore nei mezzi di trasporto pubblico ma non sarà più obbligatoria la mascherina FFP2.